Su l'uso dell'internet.

Inviato da avatar Riccardo Bellani il 07-10-2013 alle 13:31 Leggi/Nascondi
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Leggendo il discorso di Hilary Clinton sull'uso dell'internet mi si è delineato un quesito che spesso mi pongo e pongo anche ad amici e colleghi. Hilary Clinton espone due categorie di internet users, "i buoni" e "i cattivi". Ne "i buoni" si trovano tutte le persone fisiche e giuridiche che usano l'internet per la corretta informazione sui vari temi d'interesse pubblico, ne "i cattivi" troviamo terrirosti che assoldano nuovi adepti, gente che incita all'odio e alla violenza raziale, omofoba, xenofoba etc., governi che censurano e imprigionano dissidenti, ma c'è altro? Spesso mi trovo d'innanzi a beceri ciarlatani che scrivono articoli di pura disinformazione per portarsi seco piu gente possibile, persone che seguono indottrinamenti da parte di santoni di vari generi senza informarsi sulla fonte dell'informazioni o più "semplicemente" gente che credo a tutto ciò che c'è su internet, non sono pochi. Prima di proseguire oltre vorrei sottolineare che lascio fuori discorsi politici che snaturebbero e poterebbero OT la questione. Primo tra tutti losai.eu (non metto di proposito il link diretto attivo), oppure "coscienzasveglia" su youtube, poi vi sono siti di carattere scientifico, siti di carattere nutrizionistico e di ogni tema c'è un sito che reca disinformazione. Questi siti "formano" centinaia e centinaia di persone che portano queste idee ad altre centinaia e centinaia portando un fenomeno ristretto su ampia scala. Famosissimo il caso del ritorno della bufala sulle Scie Chimiche, diventato quasi un tabù: chiunque osi parlare delle suddette smentendole viene ricoperto da una valanga di insulti, un muro incivile d'innanzi a fonti accurate. Consiglio questo articolo de "La Stampa" il  successivo articolo sempre dello stesso giornalista. Altro esempio di riesumazione di bufale grazie a un errato uso del web è la castroneria dell'ormai EX dott. Andrew Wakefield che nel 1998 sosteneva che i vaccini fossero dannosi per la salute e portavano a malattie come l'autismo nei bambini. Questa affermazione ha portato migliaia di genitori allarmati a non vaccinari i propri figli causando epidemie di ogni tipo. Anche in questo caso fatti scientifici contro pura speculazione fraudolenta. La professoressa De Cindio in classe aveva portato l'esempio di come un testo stampato fosse preso seriamente pur essendo semplici appunti solo per il fatto di essere stampato, stessa situazione nel caso da me riportato, moltissimi credono a tutto ciò che c'è su internet proprio perché è su internet. Internet dovrebbe proprio portare l'informazione e combattere la disinfomazione negli anni che ha portato a bruciare streghe e a credere nei vampiri. Cosa ne pensate? Che misure bisognerebbe prendere?


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Commenti (5)

Inviato da avatar Ruben Gerardi il 07-10-2013 alle 14:55
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Inviato da avatar Cristian Fompowou il 08-10-2013 alle 00:59
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Inviato da avatar Fiorella De Cindio il 13-10-2013 alle 19:48
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Inviato da avatar Simone Brusa il 14-10-2013 alle 17:35
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Inviato da avatar Luca Tarallo il 16-10-2013 alle 18:54
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Risorsa di Ruben Gerardi inserita il 07-10-2013

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