Standard per bibliografia

Inviato da avatar Fiorella De Cindio il 24-03-2014 alle 15:10 Leggi/Nascondi
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Una bibliografia appropriata e ben scritta qualifica e distingue un lavoro di livello universitario, nelle tesi cosi' come nel materiale per seminari.

"Ben scritta" significa che segue un qualche standard: ce ne sono diversi. Qui sotto ve ne propongo due. Il primo e' un po' semplificato ma comunque valido, il secondo è tra quelli usati nelle riviste che a volte differiscono per dettagli (se o no mettere una "and" in caso di piu' autori; dove mettere l'anno di pubblicazione). Se controllate la bibliografia degli articoli che avete letto probabilmente potete verificare queste differenze.

L'importante e' consentire a chi fosse interessato, di risalire alla pubblicazione (che e' lo scopo della bibliografia). Ormai ci sono numerose pubblicazioni (solo) online, che possono essere ciatte esattamente come gli alrticoli su rivista cartacea, ma con in più un URL (in questo caso è meglio, sulla nostra piattaforma) rendere cliccabile il titolo e/o aggiungere l'articolo nelle risorse.

Diverso è il caso di materiale online non accademico. Cercare se è possibile risalire ad un autore (ad esempio nel casodi un ampio post su un blog, che ha autore, titolo, data e URL), oppure desumere al posto dell'autore una fonte "autorevole". E' in genere opportuno aggiungere scaricato all'URL http://..... il gg/mm/aa (perche' capita che quel che c'e' oggi non c'e' domani), ma assumo che voi abbiate verificato tutti li URL che indicate (quindi verificati alla data dell'esame).

Diversa è la cosideetta sitografia: ad esempio il sito di un tool, o di una iniziativa esaminata. In questo caso non c'è autore e non fa parte della bibliografia.

PRIMO  STANDARD

P. Autore, S. Autore, Titolo del lavoro, estremi di pubblicazione, ANNO.

dove P. sta per l'iniziale del PRIMO autore e S. per l'iniziale del secondo autore. Solo in caso di piu' di 4-5 autori si mette AA.VV. per 'autori vari'
 
Quanto agli estremi di pubblicazione possono essere:
- il nome di una rivista, di cui allora bisogna indicare volume e numero (es. vol.20, n.6); per le riviste sarebbe bene aggiungere i numeri di pagina (pp. 101-124)
- un libro di cui allora basta l'editore (es. Kluver)
- gli atti (in inglese Proceeding, abbreviato in Proc.) di una conferenza o seminario o altro: se ci sono degli edtors dei proceeding vano indicati prima del nome del convegno; dopo il nome del convegno va messo il luogo dove si e' tenuto.
- una data di 'pubblicazione' (sempre che sia indicata, spesso purtroppo manca)
- il numero delle pagine

nelle tesi e' bene introdurre  i riferimenti nel testo. Per evitare di doverli rinumerare di continuo, si possono usare sella sigle simboliche cosi' costruite
- se c'e' un solo autore prime 3 lettere del cognome (di cui la prima maiuscola e le altre 2 minuscole) piu' ultime due cifre dell'anno;
- se ci sono piu' autori l'iniziale del cognome di ciascuno (tutte maiuscole)  piu' ultime due cifre dell'anno.

Qui sotto alcuni esempi:

[WMS02] E. Wenger, R. McDermott, W.M. Snyder, Cultivating Communities of Practice – A Guide for Managing Knowledge, Harvard Business School Press, 2002.
[Sch94]  D. Schuler, Community  networks, Building a New Participatory Medium,  in Comm. of the ACM, vol. 37, n.1, Jan., 1994.
[Pet77]    C.A. Petri, Comunication Disciplines,  in B. Shaw (ed.), Proc. of the Joint IBM-Univ. of Newcastle upon Tyne Seminar, Newcastle upon Tyne Computing  (UK), 1977.
[Lii04] E. Liikanen, Reinforcing eDemocracy, Welcome Speech to the eDemocracy Seminar, Brussels, Febr. 12 and 13, 2004. Scaricato il  24 settembre 2004 all'URL:
http://europa.eu.int/rapid/pressReleasesAction.do?reference=SPEECH/04/71
(ho lasciato volutamente questo esempio anche se il link non funziona più; ma io alla data indicata lo avevo effettivamente scaricato)

SECONDO  STANDARD: ESEMPI

LIBRO
Fisher, R. and Ury, W. (1983) Getting to Yes: Negotiating Agreement Without Giving In, Penguin Books, New York.

ARTICOLO IN RIVISTA (JOURNAL)
Evans, B. and Theobald, K. (2003) “Policy and Practice LASALA: Evaluating Local Agenda 21 in Europe”, Journal of Environmental Planning and Management, 46(5): 781-794.

ARTICOLO IN RACCOLTA
Bannon, L. (1997) CSCW - A challenge to certain (G)DSS perspectives on the role of decisions, information, and technology in organizations?, in P. Humphreys, S. Ayestaran, A. McCosh, B. Mayon-White (eds.), Decision Support in Organizational Transformation, Chapman & Hall, London.

ARTICOLO SU WEB
De Cindio, F.  and Schuler, D. (2012) Beyond Community Networks: From Local to Global, from Participation to Deliberation. The Journal of Community Informatics. (2012), 8, 3. Scaricato il 24 marzo 2014.

SITOGRAFIA
[Alfresco] www.alfresco.com
 
in genere i siti citati come tali non dovrebbero avere una data


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Inviato da avatar Compliance Quest (email non verificata) il 17-05-2023 alle 15:10
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